sabato 7 gennaio 2006

I servizi offerti dall’Associazione Porte Aperte


I servizi offerti dall’Associazione Porte Aperte sono:

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DESCRIZIONE DEI SERVIZI:

PSICOTERAPIA



La Psicologia, fin dagli albori, si è occupata dei problemi emotivi con risultati non sempre entusiasmanti. Soltanto in questi ultimi anni possiamo realmente affermare di possedere una serie di procedure rigorose e scientificamente valutabili (e valutate!) per il loro trattamento.

Un più efficace approccio alla gestione dei problemi emotivi coincide con la comparsa e la diffusione, nel mondo della psicologia, del modello cognitivo comportamentale negli anni Sessanta.Tale modello postula una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti, sottolineando come molti dei nostri problemi (tra i quali quelli emotivi) siano influenzati da ciò che facciamo e ciò che pensiamo nel presente, qui ed ora.Questo vuol dire che agendo attivamente ed energicamente sui nostri pensieri e sui nostri comportamenti attuali, possiamo liberarci da molti dei problemi che ci affliggono da tempo.



La psicoterapia cognitivo-comportamentale (PCC) sta quindi assumendo il ruolo di trattamento psicologico d’elezione per la stragrande maggioranza dei problemi emotivi e comportamentali.



La psicoterapia cognitivo-comportamentale (PCC) è:   



Pratica e concreta. Lo scopo della terapia si basa sulla risoluzione dei problemi psicologici concreti. Alcune tipiche finalità includono la riduzione dei sintomi depressivi, l'eliminazione degli attacchi di panico e della eventuale concomitante agorafobia, la riduzione o eliminazione dei rituali compulsivi o delle malsane abitudini alimentari, la promozione delle relazioni con gli altri, la diminuzione dell'isolamento sociale, e cosi via.



Centrata sul "qui ed ora". Il ricordo del passato, come il racconto dei sogni, possono essere in alcuni casi utili per capire come si siano strutturati gli attuali problemi del paziente, ma molto difficilmente possono aiutare a risolverli. La PCC quindi non utilizza tali metodi come strumenti terapeutici, ma si preoccupa di attivare tutte le risorse del paziente stesso, e di suggerire valide strategie che possano essere utili a liberarlo dal problema che spesso lo imprigiona da tempo, indipendentemente dalle cause. La PCC è centrata sul presente e sul futuro molto più di alcune tradizionali terapie e mira ad ottenere dei cambiamenti positivi, ad aiutare il paziente a uscire dalla trappola piuttosto che a spiegargli come ci è entrato.



A breve termine. La terapia cognitivo-comportamentale è a breve termine, ogni qualvolta sia possibile. Il terapeuta è comunque generalmente pronto a dichiarare inadatto il proprio metodo nel caso in cui non si ottengano almeno parziali risultati positivi, valutati dal paziente stesso, entro un numero di sedute prestabilito. La durata della terapia varia di solito dai tre ai dodici mesi, a seconda del caso, con cadenza il più delle volte settimanale. Problemi psicologici più gravi, che richiedano un periodo di cura più prolungato, traggono comunque vantaggio dall'uso integrato della terapia cognitiva, degli psicofarmaci e di altre forme di trattamento.



Orientata allo scopo. La PCC è più orientata ad uno scopo rispetto a molti altri tipi di trattamento. Il terapeuta cognitivo-comportamentale, infatti, lavora insieme al paziente per stabilire gli obbiettivi della terapia, formulando una diagnosi e concordando con il paziente stesso un piano di trattamento che si adatti alle sue esigenze, durante i primissimi incontri. Si preoccupa poi di verificare periodicamente i progressi in modo da controllare se gli scopi sono stati raggiunti.



Attiva. Sia il paziente che il terapeuta giocano un ruolo attivo nella terapia. Il terapeuta cerca di insegnare al paziente ciò che si conosce dei suoi problemi e delle possibili soluzioni ad essi. Il paziente, a sua volta, lavora al di fuori della seduta terapeutica per mettere in pratica le strategie apprese in terapia, svolgendo dei compiti che gli vengono assegnati volta volta. Nella PCC il terapeuta svolge un ruolo attivo nella soluzione dei problemi del paziente, intervenendo spesso e diventando talvolta "psico-educativo". Ciò tuttavia non vuole assolutamente dire che il paziente assista ad una lezione nella quale si sente dire che cosa dovrebbe fare e come dovrebbe pensare; anch’egli, anzi, è stimolato ad essere più attivo possibile, un terapeuta di sé stesso, sotto la guida del professionista.



Collaborativa. Paziente e terapeuta lavorano insieme per capire e sviluppare strategie che possano indirizzare il paziente alla risoluzione dei propri problemi. La PCC è infatti una psicoterapia breve basata sulla collaborazione tra paziente e terapeuta. Entrambi sono attivamente coinvolti nell'identificazione delle specifiche modalità di pensiero che possono essere causa dei vari problemi. Il paziente potrà scoprire di aver trascurato possibili soluzioni alle situazioni problematiche. Il terapeuta aiuterà il paziente a capire come poter modificare abitudini di pensiero disfunzionali e le relative reazioni emotive e comportamentali che sono causa di sofferenza.



Scientificamente fondata. È stato dimostrato attraverso studi controllati che i metodi cognitivo-comportamentali costituiscono una terapia efficace per numerosi problemi di tipo clinico. E’ stato dimostrato che la PCC è efficace almeno quanto gli psicofarmaci nel trattamento della depressione e dei disturbi d’ansia, ma assai più utile nel prevenire le ricadute.


 CENTRO DEDALO


Il Centro Dedalo è uno spazio all’interno della sede operativa dell’Associazione Porte Aperte ideato come punto di ritrovo e di aggregazione per persone con disagio psichico con difficoltà a socializzare ed integrarsi nel tessuto sociale. Il Centro Dedalo offre loro un punto di riferimento stabile sul territorio in cui trascorrere i pomeriggi in compagnia di altri utenti ed operatori specializzati e sensibili alle tematiche del disagio psichico.

La programmazione, l’organizzazione e la preparazione delle attività prevede il coinvolgimento degli stessi utenti al fine di sviluppare negli operatori una maggior capacità di ascolto e comprensione delle difficoltà degli utenti, e, nell’utente, una maggior consapevolezza delle proprie capacità e risorse.
Oltre alle attività di socializzazione, intese come creazione di rapporti interrelazionali e comunicativi, sono promosse azioni mirate all’autonomia del soggetto.
Attività del Centro Dedalo: 
  • Attività per la gestione della vita quotidiana
    • Visite della città mirate alla conoscenza dei suoi aspetti pratici e organizzativi;
    • laboratori sugli elementi base della cucina;
    • laboratori sugli elementi base del computer;uscite pomeridiane e serali di gruppo ( cinema, teatro, manifestazioni culturali, pizzeria, ecc.);
    • laboratori di attività manuali e bricolage. 

  • Attività ludico-ricreative
    • Animazione e giochi;
    • laboratori teatrali;
    • cortometraggi;
    • cineforum;
    • feste di compleanno e di ricorrenza;
    • escursioni in località naturalistiche e monumentali.
    • Attività espressive e psicoeducative
    • Laboratori di Artiterapie;
    • gruppi di discussione, sostegno e problem solving per gli utenti;
    • gruppi di discussione e sostegno e problem solving per i familiari;gruppi di auto mutuo aiuto.
Svolgimento delle attività:
Il Centro DEDALO è aperto tutto l’anno, esclusi i periodi festivi e il mese di agosto, dal lunedì al venerdì dalle ore 16,00 alle ore 20,00.
Sede del Centro Dedalo:
Via Carlo Aprile n.35, continuazione di via Ten. G. Ingrao traversa di via Goethe – Palermo (zona Tribunale-Politeama).

OPERATORI D'APPOGGIO


Il servizio di Assistenza Domiciliare mediante operatore d’appoggio risponde alle necessità di quelle persone che oltre ad aver bisogno di essere assistite nello svolgimento delle normali attività di vita quotidiana, incontrano anche difficoltà nelle relazioni con gli altri.

Compito dell’operatore è quello di lavorare sulle risorse dell’utente e costituire una rete sociale di riferimento piuttosto stabile. Dopo un periodo di osservazione e di conoscenza reciproca, l’operatore insieme all’equipè dell’Associazione Porte Aperte redigerà un programma individualizzato finalizzato al massimo miglioramento della qualità di vita dell’utente. In particolare si cercherà di intervenire su quelle che secondo il metodo di Spivak sono le “cinque aree di vita”: abitazione; lavoro; compagni e/o famiglia; cura personale; spazio sociale e ricreativo. Questo studioso si è occupato di riabilitazione sociale e ha proposto una metodologia d’intervento mirata al recupero di comportamenti socialmente competenti (C.S.C.), in sostituzione dei comportamenti socialmente incompetenti.

Contemporaneamente la famiglia riceverà un supporto psicologico e psicoeducativo da parte degli psicologi dell’Associazione, al fine di avere uno spazio di contenimento ed elaborazione emotiva; migliorare le modalità relazionali interne; essere valorizzata come risorsa attiva.
Riassumendo gli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso il servizio di operatore d’appoggio ed il lavoro con i familiari sono:
  • Migliorare la qualità della vita ;
  • Promuoverne l’integrazione sociale;
  • Sostenere ed alleviare i carichi assistenziali delle famiglie;
  • Realizzare attività di socializzazione e di aggregazione.


GRUPPI DI SOSTEGNO E PSICOEDUCATIVI PER I FAMILIARI



Negli ultimi anni si è sviluppato un indirizzo terapeutico psicosociale denominato “psicoeducativo” in cui è centraleil coinvolgimento attivo dei familiari nel progetto riabilitativo della persona con sofferenza psichica. L’intervento psicoeducativo nasce dalla constatazione di come di fatto i familiari siano i più diretti interessati nella cura del paziente essendo coloro che spendono la maggior parte del tempo in sua compagnia. Purtroppo, spesso, sono logorati dalle richieste e dalle esigenze del loro congiunto e tendono a mettere in atto modalità espulsive nei suoi confronti. Ma, se opportunamente stimolati ed educati, i familiari, potrebbero non solo imparare tecniche più utili da adottare per fronteggiare i problemi di quella particolare persona ma ridurre lo stress presente all’interno della loro famiglia. Fornire le conoscenze basilari sulla sofferenza mentale e sulle modalità riguardanti il come affrontarle rappresentano il fulcro centrale dell’intervento psicoeducativo integrato. Attraverso l’educazione familiare, si potrrebbero ridurre o addirittura eliminare le ricadute psicotiche. L’intervento psicoeducazionale ha mostrato grande efficacia a lungo termine nella progressione della malattia e nel migliorare il funzionamento e la qualità di vita delle persone con disagio psichico e dei loro familiari.

Le caratteristiche salienti dell’approccio integrato sono:
  • Fornire informazioni dettagliate ed accurate alle famiglie sul disturbo e sulle principali modalità di gestione, valutando i punti di forza ed i lati deboli del nucleo familiare definendo obiettivi di ciascun membro e della famiglia nel suo insieme.
  • Insegnare modalità efficaci di comunicazione ed un metodo strutturato di soluzione dei problemi (problem-solving).
  • Definire un piano condiviso di trattamento.
  • Individuare segni precoci di crisi e piano di intervento per poterne bloccare tempestivamente lo sviluppo.
  • Insegnare strategie specifiche per rispondere ad esigenze particolari, quali ad esempio l’autogestione del trattamento farmacologico.
  • Integrare il modello psicoeducativo con interventi riabilitativi nel contesto di vita della persona.
  • Promuovere interventi di solidarietà reciproca tra i familiari.

SEGRETARIATO SOCIALE



Il Segretariato Sociale rappresenta il raccordo organizzativo che permette l’integrazione dei servizi dell’Associazione Porte Aperte con le risorse presenti sul territorio, configurandosi quale servizio trasversale a diverse aree quali: politiche, lavorative, sociali e sanitarie.

Il servizio si propone di svolgere attività di informazione e orientamento per facilitare l’accessibilità a leggi o bandi che prevedono agevolazioni economiche assistenziali, sanitarie, lavorative e ricreative rivolte a persone con disagio psichico e ai loro familiari. Sarà cura dell’Associazione procurarsi i moduli di accesso per la partecipazione a tali servizi ed aiutare gli utenti a compilarli correttamente ed indicare loro le procedure di presentazione e partecipazione.
Lo sportello informativo si configura come primo momento di accoglienza e consulenza volto ad offrire all’utente ed ai suoi familiari una corretta informazione circa le modalità di accesso sia ai servizi dell’Associazione, sia ai Servizi di Salute Mentale territoriali di competenza.
Nello specifico gli sportelli attivati dall’Associazione Porte Aperte offrono i seguenti servizi:
  • Accoglienza dell’utente e dei familiari;
  • Ascolto;
  • Analisi della domanda;
  • Selezione/Filtro della domanda;
  • Informazione ed orientamento sui servizi erogati dall’Associazione o invio presso i Servizi di Salute Mentale territoriali di competenza
  • Avvisare ed informare gli utenti ed i loro familiari rispetto a leggi o bandi che prevedono agevolazioni e contributi economici, assistenziali, sanitari, lavorativi, formativi e ricreativi ed aiutarli nella presentazione delle domande o nelle modalità di accesso e di partecipazione;
  • Rafforzamento dell’autonomia decisionale degli utenti;


I servizi descritti vengono erogati secondo le seguenti procedure:

  • accurata valutazione delle richieste e dei bisogni
  • esaustiva informazione sul servizio e sui risultati attesi
  • personalizzazione degli interventi
  • valorizzazione e sostegno del ruolo della famiglia al fine di favorire la permanenza della persona con disagio psichico all’interno della stessa
  • rispetto della dignità e della privacy
  • rilascio scritto del consenso informato, liberamente espresso
  • affidamento a personale qualificato, aggiornato e motivato
  • approcci, metodiche e strategie sicure validate ed efficaci
  • condizioni di sicurezza e di rispetto delle normative vigenti